
LE PROPRIETA' SALUTISTICHE DEL VINO
Da numerose ricerche epidemiologiche risulta che il vino riduce il rischio di patologie legate all'invecchiamento se consumato regolarmente e in quantità moderata.
Il vino è un prodotto naturale ottenuto dalla fermentazione di uve pigiate ei suoi componenti includono numerosi composti bioattivi, in particolare i polifenoli, tra i quali spiccano gli stilbeni, gli antociani e i tannini. Queste sostanze contribuiscono alle qualità sensoriali e al gusto del vino e rendono ogni vino unico facendone un ideale complemento al cibo. Inoltre queste stesse sostanze hanno dimostrato di possedere proprietà salutistiche che interessano svariati campi della medicina moderna.
Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha dimostrato che il consumo moderato di vino si associa a benefici significativi per la salute, promuovendo la Longevità attraverso la riduzione del rischio di alcune patologie favorite dall'invecchiamento.
Queste patologie includono coronaropatie, patologie cancerose demenza senile. diabete, ipertensione, affezioni gastrointestinali e varie altre in misura minore. I meccanismi responsabili di questi effetti benefici sulla salute includono le attività antiossidanti e antiinfiammatorie di un ampio numero di composti bicattivi. L'alool, derivato dalla fermentazione delle uve, unitamente a questi composti, ha effetti favorevoli sulla salute quando il vino viene consumato in quantità moderata, ma, senza dubbio, presenta effetti dannosi se consumato in quantità eccessiva o in modo inappropriato.
Tra i composti oggetto di ricerche approfondite spicca il Resveratrolo il cui ampio spettro di azioni benefiche ha suscitato non poche polemiche negli ultimi decenni a causa, secondo alcuni, dell'eccessivo risalto che si è voluto dare ai numerosi effetti sulla salute che si manifestano però con dosaggi ben più elevati di quelli assunti nel caso di un consumo moderato di vino.
D'altra parte l'attenzione dei ricercatori si è di recente spostata dal resveratrolo ad altri componenti come ad esempio il tirosolo e idrossitirosolo, due composti presenti anche nell'olio extravergine di oliva. flavonoidi contenuti nel vino sono da tempo oggetto di studi approfonditi per le Loro proprietà antiossidanti e inibitorie dell'aggregazione piastrinica.
Inoltre approfondimenti recenti paiono smentire le credenza consolidata che il vino rosso sia più salutare di quello bianco. Nel vino bianco sono infatti stati ritrovati numerosi composti bioattivi tra cui l'acido caffeico. i già citati tirosolo e idrossitirosolo. L'acido shikimico e la quercetina. Si è cercato dunque di dimostrare la maggiore efficacia del vino bianco rispetto al rosso nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, ponendo le donne, in quanto consumatrici preferenziali di vino bianco come i soggetti più protetti nei confronti di queste patologie. E' ovvio che il vino non sia da considerare come un medicinale, ma piuttosto come un complemento di una alimentazione sana e di uno stile salutare di vita. Sono ormai centinaia gli studi fatti in tutto il mondo che sostengono gli effetti benefici sulla salute di un consumo moderato di vino, ma solo recentemente è stato dimostrato che un migliore risultato si ottiene con una assunzione regolare e in equilibrio, contrariamente agli effetti negativi che si ottengono con una assunzione massiva e sporadica.